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Di tutte le opere di Tolstòj successive alla "svolta" spirituale del 1880 "La sonata a Kreutzer" è sicuramente la più drammatica, lacerata, interessante, nelle sue contraddizioni e nei suoi furori. In questo romanzo breve Tolstòj si gettò fino in fondo; travolse tutte le difese moralistiche, le cautele personali, le correnti regole narrative per affrontare, con feroce sincerità, il tema della sensualità - della necessità di sottrarsi a essa, di "vincere" la carne - proprio nella sua più comune e "legalizzata" manifestazione: il matrimonio. Attraverso la spietata anatomia di un disgraziato rapporto coniugale che culmina in tragedia, l'autore-protagonista sancisce la sua denuncia, estendendola alla potenza corruttrice dell'arte, ai suoi effetti malefici ed eccitanti. Beethoven e la sua sonata diventano potenti, irresistibili proiezioni del suo tumulto di sensi e sentimenti. Introduzione di Viktor Sklovskij.